Le ipocrite giravolte swing del fascismo raccontate da Carlo Lucarelli

E’ un Carlo Lucarelli non ancora famoso quello che si aggiudica il premio Tedeschi per l’anno 1993 con Indagine non autorizzata, il suo romanzo “storico” ambientato in epoca fascista, pubblicato dal Giallo Mondadori nello stesso anno. L’ambiente è quello del lungomare riminese, un luogo di villeggiatura della riviera adriatica già rinomato ai tempi del ventennio e frequentato, nei giorni del delitto motore del romanzo, dal Duce in persona. Il Commissariato di zona deve prendere le redini dell’indagine complicata dal servizio di sicurezza del capo e dalle ingerenze dei gerarchi del partito fascista. Il romanzo diventa particolarmente interessante quando l’indagine si spinge a indagare nel sottobosco del potere, tra nobili di provata fede “nera” e arrivisti di ogni genere che come sempre e in ogni tempo prosperano in Italia. Una scena in particolare vede in azione un piccolo funzionario locale del partito. Il poliziotto Marino deve fargli qualche domanda. E’ chiuso nel suo ufficio e cosa fa? Lavora? Ma no…

Marino si avvicinò al legno scuro della porta e appoggiò l’orecchio, perché da dietro si sentivano le note appannate di uno swing, una tromba sottile e il dum dum cupo del contrabbasso, ed era strano in un ufficio del Partito.

Quando l’uomo apre la porta si rende conto di doversi giustificare e qui Lucarelli pianta la sua zampata jazz, metttendo in bocca all’impiegato fascista una excusatio non petita.

Il jazz non sarebbe proprio l’ideale per un impiegato del partito -disse – ma lo swing nazionale non mi piace…Cinico Angelini, Beppe Barzizza…sono niente in confronto a Benny Goodman. Eh, caro mio…

E così tra una Giovinezza e una Parlami d’amore Mariù vien fuori lampante la verità: la granitica ideologia nazionale fascista imbarca acqua fin da quello che gira sul grammofono, cosa del resto assolutamente corretta storicamente e risaputa. Il nazionalismo si ferma e per ballare serve il ritmo di Benny Goodman. Spiace un po’ per Angelini e Barzizza: ci sono prove discografiche evidenti che quando volevano sapevano swingare eccome!

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